G.b. ramusio et al. 1983, navigationi e viaggi, m. Milanesi, pp. 187-201
ALL INCLUSIVE
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Intensità dell'itinerario:
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Clima:
Ogni angolo di quella terra selvaggia suscitava domande, ma l’errante Zeno sapeva che solo il silenzio della Groenlandia avrebbe potuto offrire risposte. Il diario, ormai vissuto, ne registrava ogni dettaglio con precisione, raccontando delle antiche rovine che si celavano tra i fiordi cristallini.
La neve, fredda e abbagliante, sembrava volere custodire quei segreti ancora per un po’, ma l’esploratore scriveva, immobile, mentre il sole non tramontava mai. Le sue parole, fitte e precise, descrivevano un paesaggio che sfidava la logica umana, dove ogni crepaccio e ogni roccia celava una storia silenziosa, scritta da mani che non avrebbero più toccato la terra. Il ghiaccio, disteso a perdita d’occhio, non era solo un elemento fisico: era il confine tra il noto e l’ignoto.
A volte, nel silenzio della neve, si udivano voci lontane, quasi impercettibili, che sembravano emergere dalle profondità di quella terra dimenticata. Segni di un popolo che aveva saputo leggere l’ambiente e vivere con esso, adattandosi a un mondo che per altri era risultato inospitale. Ogni incontro con quelle tracce, delicate ma persistenti, portava con sé il mistero di un’antica sapienza che sfidava il tempo e le difficoltà. La Groenlandia, gelida e maestosa, non era solo una terra di esplorazione, ma un invito a scoprire le storie nascoste sotto il suo gelido manto, pronte a svelarsi solo a chi fosse disposto a scrivere il proprio nome su quelle pagine dimenticate.
La Groenlandia è stata abitata a intervalli da popolazioni circumpolari i cui antenati vi migrarono da quello che oggi è il Canada. Si ritiene infatti che gli Inuit abbiano attraversato la Groenlandia nord-occidentale dal Nord America, utilizzando le isole dell’Artico canadese come trampolini di lancio, in una serie di migrazioni che si estesero almeno dal 2500 a.C. all’inizio del II millennio d.C.
La popolazione odierna della Groenlandia discende dall’ultima immigrazione, la cultura Thule, arrivata qui intorno al IX secolo d.C.
Quest’ultima immigrazione Inuit ebbe luogo più o meno nello stesso periodo dell’arrivo in Groenlandia dei coloni norvegesi e di Erik il Rosso, avvenuto nel 982 d.C.
Ritornato in Islanda descrisse le meraviglie della terra appena scoperta dandole il nome di “Greenland” nella speranza che il nome attirasse i coloni e, nel 986, organizzò una spedizione sull’isola che portò allo sviluppo di due insediamenti principali, uno vicino all’attuale Qaqortoq e l’altro dove sorge l’attuale Nuuk.
La popolazione norrena scomparve dalla Groenlandia intorno al 1500 d.C. per ragioni che non sono mai state completamente chiarite, anche se possono essere ricondotte in buona parte al cambiamento climatico. Molte delle rovine dei coloni norvegesi sono ancora visibili nelle pianure e sui pendii delle montagne della Groenlandia meridionale e nei dintorni di Nuuk.
Durante il XVI e il XVII secolo, i balenieri olandesi e inglesi viaggiavano spesso nei mari intorno alla Groenlandia e occasionalmente interagivano con la popolazione locale. Tuttavia, nessun ulteriore tentativo di colonizzazione venne fatto fino al 1721, quando Hans Egede, con il permesso del Regno Unito di Danimarca-Norvegia, fondò una compagnia commerciale e una missione luterana vicino all’attuale Nuuk, segnando così il vero inizio della colonizzazione della Groenlandia.
Fu solo nel 1953 che la Groenlandia smise di essere una colonia della Danimarca ed è diventata una provincia per poi raggiungere una prima forma di governo autonomo nel 1979. Nel 1973 la Danimarca entrò a far parte dell’UE e di conseguenza anche la Groenlandia che successivamente, ad autonomia politica raggiunta, smise di farne parte a seguito di un referendum consultivo tenutosi nel 1985. Nello stesso anno ottenne la propria bandiera.
Nel 2009 un nuovo trattato tra Groenlandia e Danimarca entra in vigore a seguito di un referendum nazionale sull’estensione dell’autonomia groenlandese. Ciò ha portato alla sostituzione del precedente Home Rule Act e dell’entrata in vigore della” Legge sull’autogoverno della Groenlandia il 21 giugno 2009” (giornata della festa nazionale che cade nel solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno). Oltre ad assumere il controllo sulle risorse naturali, la Groenlandia ottenne anche il diritto di assumere l’amministrazione di numerosi altri ambiti che in precedenza ricadevano sotto l’amministrazione dello stato danese (sanità, istruzione, tassazione, infrastrutture, pianificazione territoriale, servizi sociali e molto altro).
Pertanto, oggi le autorità groenlandesi legiferano e gestiscono la maggior parte degli affari interni. Mentre la politica estera, la difesa e la sicurezza nazionale, gli affari giudiziari e legali e il sistema monetario sono settori rimasti sotto il controllo della giurisdizione danese.
Partenza dall’Italia (Milano Airport) per la Danimarca secondo l’operativo volo previsto ed incontro con la nostra guida turistica che ci accompagnerà in questo viaggio verso le terre remote del Nord. Arrivo all’aeroporto internazionale di Copenhagen, breve scalo e, di nuovo secondo l’operativo volo partenza per Kangerlussuaq* in Groenlandia. Ritiro bagagli e trasferimento in città: sistemazione in hotel e tempo libero. Trasferimento al lago Ferguson, a circa 15 minuti dal nostro hotel, per la cena tipica di benvenuto presso il ristorante Roklubben. Pernottamento in hotel.
*Questo remoto avamposto è un piccolo villaggio di poco più di cinquecento abitanti che si sta sviluppando recentemente grazie all’hub aeroportuale e alla sua posizione strategica nel Paese. In lingua locale Kangerlussuaq significa grande fiordo e tecnicamente si tratta dell’unica città che possiamo trovare nell’entroterra della Groenlandia.
Quando il sole illuminerà anche le vette innevate più lontane e sarà ormai alto all’orizzonte, daremo inizio ad un’esperienza avvincente e indimenticabile, avvolti dalla poesia della natura artica: La scoperta della Calotta glaciale della Groenlandia.
Un luogo magico e incontaminato, geloso custode di antichi segreti e meraviglie che attendono solo di essere svelati. La nostra destinazione sarà lo splendido Russell Glacier, un impressionante muro di ghiaccio che in alcuni punti raggiunge anche i sessanta metri di altezza – in netto contrasto con la terra e i brulli paesaggi circostanti. Nelle vicinanze di questo spettacolare luogo avremo il piacere di gustare un delizioso barbecue tradizionale in un paesaggio unico ed emozionante.
Raggiungeremo il ghiacciaio grazie all’utilizzo di un pullman adatto a muoversi in questi ambienti. Il trasferimento durerà circa un’ora e mezza e durante il tragitto dal finestrino sarà possibile osservare la fauna selvatica che vive a queste latitudini, come renne e buoi muschiati e, se saremo fortunati, l’orso polare oltre ad ascoltare i racconti della guida locale, esperta della storia della zona. Una volta arrivati a Russell Glacier, faremo un’escursione sul ghiacciaio e ci godremo la sua immensità e la musica dell’Artico: il rumore delle strutture di ghiaccio che si sciolgono e si trasformano sarà l’unico suono che interromperà il tranquillo silenzio. Nel primo pomeriggio, ci lasceremo alle spalle il Russell Glacier, così come lo abbiamo trovato: incontaminato, magnifico e indimenticabile, prima di far ritorno verso il nostro hotel, recuperati i bagagli, ci aspetta un van per l’aeroporto.
Con un breve volo interno, in circa 45 minuti, arriveremo a Ilulissat, ci sistemeremo in hotel dove ceneremo e passeremo la notte. Con lo scenario incredibile di iceberg alla deriva e barche di pescatori sullo sfondo, il nostro hotel offre camere con una vista mozzafiato.
La nostra giornata non è ancora finita però: dopo cena, prima di andare a dormire, salperemo a bordo di una barca a vela in direzione Ice Fjord, dove, si dice, nascano gli iceberg. Questo fiordo lungo e stretto è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ed ha contribuito a rendere Ilulissat la destinazione più popolare della Groenlandia. Un buon the caldo e/o un caffè, ci aiuteranno a gustarci al meglio lo spettacolo degli iceberg. Il ghiaccio brilla e luccica con la luce fioca della sera, mentre le tonalità di blu degli iceberg risaltano davvero nel caso in cui il cielo fosse nuvoloso.
Dopo una rigenerante colazione nel silenzio di Ilulissat, insieme alle nostre guide esperte, ci prepareremo ad affrontare una delle esperienze più emozionanti di tutto il viaggio. Il kayak a Ilulissat è, senza dubbio, il modo migliore per vivere l’incredibile Ilulissat Icefjord. Essere a livello del mare, senza alcun rumore e usando solo il tuo corpo per pagaiare tra gli iceberg, lo rende un modo straordinario per scoprire il sito patrimonio mondiale dell’Unesco. Avvolti dall’immensità artica, ci sentiremo minuti di fronte alla grandezza della natura circostante: con il ritmo costante della canoa, solcheremo le gelide acque del Nord avvolti da un silenzio surreale, interrotto solo dallo scricchiolio degli iceberg e dal rumore della nostra pagaia che si immerge in acqua. Il contrasto tra il candore eterno del ghiaccio e il blu profondo del mare ci lascerà senza fiato, mentre i raggi del sole coloreranno il paesaggio di toni dorati, regalandoci l’illusione di essere immersi in un dipinto ottocentesco. Nell’abbraccio di questi giganti di ghiaccio, ci sentiremo piccoli di fronte alla forza indomita della natura, ma grati per tanta bellezza e per averci fatto capire che un mondo diverso è ancora possibile. Con il supporto e la direzione di esperte guide locali certificate, con l’utilizzo di moderni mezzi e a prestare attenzione ai rigorosi protocolli di sicurezza, sarà possibile provare l’ebbrezza del pagaiare immersi uno splendido paesaggio, in tutta tranquillità anche se non si ha alcuna esperienza e si è alla prima volta che si sale a bordo di un kayak. NB: l’attività in kayak è da considerarsi opzionale.
Verso metà mattina, con una guida Inuit locale, visiteremo la città, passando per la chiesa di Sion, il lungomare, il porto e i musei. Scopriremo le fondamenta della città di Ilulissat, come si è sviluppata nel tempo, l’importanza della pesca e termineremo con un buon pranzo in riva al fiordo.
Avremo, poi, tutto il pomeriggio a disposizione per esplorare in autonomia l’area attorno a questa colorato villaggio e per delle attività individuali in uno degli scenari più incredibili al mondo. Tra le varie attività e visite facoltative (non incluse nel programma) proposte, consigliamo sicuramente una visita all’Ilulissat Icefjord Centre. All’interno di questo centro all’avanguardia – opera dell’architetto Dorte Mandrup ed inaugurato nel 2019 – gli ospiti vengono accompagnati in un viaggio nel tempo nella mostra permanente Sermeq pillugu Oqaluttuaq: The Story of the Ice. Molto interessante è anche la visita al museo locale dedicato alla vita e alla storia di Knud Rasmussen, l’avventuriero polare scopritore del fiordo. Il piccolo Ilulissat Museum sorge all’interno dell’edificio dove l’esploratore e antropologo groenlandese/danese nacque nel 1879. L’esposizione presenta mostre sulla natura artica, sulla cultura e sullo stile di vita tradizionale Inuit, oltre che sulla storia di Ilulissat e del suo ambiente circostante. L’edificio dispone inoltre di una biblioteca e di un negozio dove i visitatori possono acquistare souvenir e oggetti di artigianato locale.
Per chi invece vorrà ancora sentire l’adrenalina scorrere nelle proprie vene, c’è la possibilità, in elicottero, di compiere un volo sulla calotta polare, scoprendo angoli della stessa che, via terra, non sono raggiungibili. NB: la presente attività è da considerarsi come EXTRA.
Nel tardo pomeriggio rientreremo in hotel dove ceneremo e pernotteremo.
Dopo la colazione in hotel, in compagnia della nostra guida, raggiungeremo in autonomia il porto della cittadina per continuare la nostra scoperta della Groenlandia. La tappa odierna prevede un indimenticabile viaggio attraverso i paesaggi mozzafiato del ghiacciaio Eqi. Eqip Sermia è il suo nome locale; si tratta di uno dei ghiacciai più attivi di tutta l’isola ed è spesso conosciuto come il ghiacciaio che si stacca, a causa della sua ininterrotta attività: dal suo fronte continuano a staccarsi pezzi azzurri grandi e piccoli. Il ghiacciaio si trova a circa ottanta chilometri a nord della cittadina di Ilulissat ed è raggiungibile solo in barca o in elicottero; navigheremo in quella direzione per godere di una piccola e unica crociera artica . Il viaggio per raggiungere questo remoto angolo di mondo è di per sé indimenticabile e permetterà di ammirare da una posizione privilegiata il villaggio di Oqaatsut, di esplorare le parti settentrionali della Disko Bay e di osservare da vicino le limpide cascate e gli iceberg dai colori incredibili che costellano la costa occidentale. Il fronte che si aprirà davanti a nostri occhi sarà impressionante: largo quattro chilometri e alto duecento metri, il ghiacciaio si erge tra splendide montagne a picco sul mare, ed è sempre un’emozione unica sedersi sulla barca in contemplazione ad ammirare questo incredibile gigante bianco. In questa escursione non saranno previste soste a terra, ma l’imbarcazione cercherà di avvicinarsi il più possibile al ghiacciaio così da garantire una vista completa di tutta l’area, sempre avendo come priorità la sicurezza di tutti i passeggeri a bordo. Ritorno verso sud, dove ad aspettarci ci sarà subito un altro trasferimento che ci permetterà di raggiungere l’area di Oqaatsut, dove saremo accolti dalla guida locale che ci accompagnerà in una visita e ci racconterà la storia e la vita quotidiana dell’insediamento. Qui avremo un po’ di tempo a disposizione per esplorare gli angoli di questo luogo, prima di pranzare al Ristorante H8 Explorer. Il ristorante si trova in un edificio storico con una vista incredibile sulla baia che circonda questo remoto avamposto. Prima di salpare, faremo un’ultima passeggiata nel porticciolo, osserveremo con stupore ogni piccolo dettaglio che compone questa comunità, dall’odore di legno umido che si diffonde nell’aria alla vivace pittura delle abitazioni, in noi prenderà il sopravvento una sensazione di calore tanto forte quanto inaspettata in simili territori freddi e selvaggi. In quei momenti di silenziosa contemplazione, ci renderemo conto di quanto anche i luoghi più remoti siano animati da storie umane, vite intrecciate con la natura selvaggia circostante. Saranno quei dettagli solo nostri e quei racconti di antiche leggende a tessere un legame indissolubile con questi luoghi, un legame fatto di una bellezza che parla direttamente al nostro spirito. Rientreremo in barca a Ilulissat, di lì in hotel per cenare e pernottare.
Dopo la colazione in hotel, continueremo la nostra scoperta di questo remoto angolo di mondo, della sua incredibile natura e della vita ad esso collegato. La luce radente delle lunghe giornate estive ci ricorderà che siamo a Ilulissat, in un villaggio-scrigno senza eguali al mondo, famoso per la sua incomparabile bellezza costellata di piccoli e grandi diamanti di ghiaccio. Vi sono pochi altri luoghi sulla Terra dove la mattina è possibile svegliarsi in hotel, fare colazione e passeggiare liberamente fino ad un ghiacciaio, all’interno di un’area dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. A queste latitudini le escursioni a piedi sono il modo più semplice e veloce per avvicinarsi all’incredibile natura dell’artico. Per approfondire la conoscenza del territorio – e rimanere ammaliati da tanta bellezza – noi abbiamo scelto di percorrere un sentiero a piedi, il più completo e vario, in grado di offrire diversi scorci da cui ammirare lo splendido scenario fatto di ghiaccio, laghi, montagne e storici villaggi abbandonati. Si tratta di uno dei sentieri più panoramici di tutta la Groenlandia: seguendo la riva del fiordo godremo di una vista incredibile sugli imponenti iceberg e su tutta l’area protetta. Partiremo dall’antica cava di pietra e seguiremo il canyon prima di addentrarci nella zona montuosa dietro Ilulissat: passeremo accanto ad un grande lago, raggiungeremo le zone più alte e visiteremo l’antico villaggio di Sermermiut, l’insediamento più importante dell’isola. Non mancheremo lungo il tragitto di effettuare diverse soste per ammirare il paesaggio, scattare fotografie, idratarci (fondamentale a queste latitudini), rifocillarci con qualche snack e permettere di godere della bellezza dell’area in tutta tranquillità e sicurezza. Effettueremo il pranzo al sacco lungo il percorso, godendoci uno dei picnic più affascinanti che si possano realizzare, prima di continuare il nostro trekking e procedere verso la fine del percorso. La Groenlandia ci avrà accolto con la sua maestosità e ci avrà regalato un’esperienza che segnerà per sempre i nostri cuori, nutrendo la nostra anima con la sua essenza selvaggia e primordiale. Rientro nel pomeriggio in hotel, dove, recuperati i bagagli, un transfer ci porterà in aeroporto. Di lì, con un piccolo aereo, ci sposteremo a Nuuk, la capitale della Groenlandia, facendo uno scalo tecnico a Sisimiut. Arrivati in hotel e sistemati nelle camere, ceneremo in compagnia e pernotteremo.
Dopo un’abbondante colazione in hotel, ancora una volta ci dirigeremo al porto, questa volta a quello della capitale. Durante il tour navigheremo per circa 50 km verso l’insediamento abbandonato di Qooqqut: lungo il tragitto pescheremo pesce fresco groenlandese come il merluzzo. Raggiungeremo Qooqqut e il piccolo ristorante Qooqqut Nuan, dove insieme cucineremo, per pranzo, il pescato del giorno. Questo splendido posto è gestito dal famoso chef locale, Mads Bek e da sua moglie. Insieme hanno creato un piccolo angolo di paradiso in un paesaggio con una vista incredibile.
Sebbene sia uno dei ristoranti più remoti al mondo, la cucina è un mix di spezie dell’Estremo Oriente e cucina europea. Al rientro in capitale, poi, faremo un tour guidato della città, passando per il museo nazionale e per la casa di Hans Egede. Ci dirigeremo poi verso “Brættet”, il mercato tradizionale dove viene venduto pesce fresco, foche e renne. Prima di concludere la giornata, passeggeremo verso l’edificio governativo della Groenlandia dove terminerà il tour. Torneremo poi in hotel per la cena e il pernottamento.
Ci sveglieremo con la luce che non conosce tregua, consapevoli che questa sarà la nostra ultima mattina in Groenlandia. Ancora disorientati dalle emozioni vissute, ci avvieremo verso la sala colazione dell’hotel per i ricordi condivisi con i nostri compagni di viaggio e quel comune dolce-amaro tipico di ogni fine. Le parole saranno poche, ma i nostri sguardi racconteranno storie di meraviglia e di commozione. Ognuno di noi avrà il suo personale bagaglio di ricordi. Ci concederemo un’ultima passeggiata nella cittadina: il vento freddo ci sferzerà il viso, l’aria cristallina ci riempirà i polmoni e il nostro cuore sarà colmo di emozioni contrastanti. Avremo del tempo libero a disposizione per delle attività individuali, prima di dirigerci in aeroporto per il viaggio di ritorno: mentre l’aereo decollerà ci avvicineremo al finestrino per un ultimo saluto. Le montagne e la calotta polare sfumeranno all’orizzonte, ma resteranno nei nostri ricordi e ci accompagneranno per sempre, anche quando il paesaggio sotto di noi sarà solo un mare di nuvole. Arriveremo in serata all’aeroporto di all’aeroporto di Copenhagen. Ritiro bagagli e un pick-up ci porterà in un hotel del centro. Come ogni ultima cena che si rispetti, il panorama deve essere unico e, per questo motivo, abbiamo prenotato un ristorante sul canale principale della città. Torneremo poi in hotel dove pernotteremo.
Dopo un’ultima, abbondante colazione su territorio danese, ci godremo l’ultima giornata con la nostra guida tra la sirenetta e le altre principali attrazioni della città. In pick-up torneremo in aeroporto e, secondo l’operativo volo programmato, torneremo in Italia.
19/06/2025
Milano Malpensa – Copenhagen (in fase di definizione)
19/06/2025
Copenhagen/ Kangerlussuaq
Air greenland (GL783) 15:50 / 17:40
Bagaglio da stiva: 20 kg
20/06/2025
Kangerlussuaq / Ilulissat
Air greenland (GL512) 17:00 / 17:45
Bagaglio da stiva: 20 kg
23/06/2025
Ilulissat / Nuuk via Sisimiut
Air greenland (GL489) 18:25 / 20:35
Bagaglio da stiva: 20 kg
25/06/2025
Nuuk / Copenhagen
Air greenland (GL780) 12:10 / 19:40
Bagaglio da stiva: 20 kg
26/06/2025
Copenhagen / Milano Malpensa
NB: in Groenlandia NON sono disponibili camere triple o quadruple; pertanto, tutte le sistemazioni saranno in camere doppie o doppie uso singolo.
PAGAMENTI: BONIFICO BANCARIO BANCA SELLA
IBAN IT24W0326801605052866945210 //// INTESTATO A MZ TRAVEL SRL
CAUSALE VIAGGIO GROENLANDIA NOME E COGNOME
Al ricevimento del saldo verrà emesso regolare documento fiscale
30% della quota di partecipazione
30% della quota di partecipazione
Per cittadini italiani è richiesto il passaporto, con validità di almeno sei mesi alla data del viaggio, come documento d’ingresso in Groenlandia e non occorre il visto per viaggi di turismo non superiori a tre mesi in Groenlandia.
Il clima in estate è comunque freddo ma sono le ore di luce a fare la differenza. In Groenlandia, nei mesi più luminosi il sole si corica davvero per poco tempo (in alcuni punti del Paese non tramonta mai, dando vita al fenomeno chiamato Sole di Mezzanotte). Ma l’estate artica è breve e frenetica e ovviamente anche in estate il clima in Groenlandia può cambiare più volte nel corso di una stessa giornata alternando annuvolamenti e nebbia a schiarite di sole nonché cambi repentini di temperatura. Chi decidesse di intraprendere un viaggio estivo dovrà quindi coprirsi con indumenti impermeabili e caldi e non dimenticare la crema solare! In una giornata di sole si può sudare se ci si trova in una vallata ben riparata, oppure tremare dal freddo se si sta facendo una gita in barca e, cinque minuti più tardi, è possibile essere sorpresi da un breve acquazzone! La Groenlandia ha un clima polare per cui, senza mezzi termini, in nessun punto del Paese la temperatura nei mesi più caldi supera i 10°C. Tuttavia, è presente una notevole differenza climatica tra il nord e il sud e tra la costa e l’entroterra
La Groenlandia ha tre fusi orari. Viene utilizzato però il fuso orario della capitale Nuuk come ufficiale. Rispetto all’Italia è dunque di tre ore in meno. Non esiste l’ora legale. Quando in Italia entra in vigore l’ora legale, la differenza oraria con la Groenlandia ammonta a 4 ore.
Si consiglia sempre un abbigliamento sportivo e pratico,
con scarpe comode e robuste con suole antiscivolo.
Tenete da conto che qualsiasi attività turistica pianificata,
sia essa via terra oppure via mare, presuppone sempre la
fornitura in loco dell’abbigliamento tecnico più adatto per
ogni singola escursione. In linea di massima, in qualsiasi
stagione è preferibile prevedere l’abbigliamento “a strati”,
certamente, con uno strato esterno impermeabile e
antivento, ed uno interno caldo con indumenti di fibra
sintetica. Ma non state a fantasticare troppo su materiali
tecnici, preoccupatevi esclusivamente di indossare una
buona e adeguata giacca tecnica da neve, buoni guanti
e delle ottime scarpe.
• Strato 1 – A contatto con la pelle: Lo strato di base si
trova vicino alla pelle, quindi dovrebbe essere morbido,
confortevole e in grado di assorbire il sudore. La lana
merino è la migliore per questo, ma anche il poliestere
funziona bene ed è più economico. Ti consigliamo di
portare uno strato di base completo (maniche lunghe
e gambe lunghe). Potresti non usarlo (specialmente le
parti inferiori) ma è meglio prevenire che curare. Durante
l’inverno, o se stai facendo escursioni, kayak o qualsiasi
forma di esercizio faticoso, ti consigliamo di portare due
strati di base. Questo ti permette di avere un set “pulito”
per rilassarti la sera. Consente inoltre di raddoppiare lo
strato se fa particolarmente freddo.
•Strato 2 – Strato intermedio: A seconda della temperatura
prevista e di quanto si sente il freddo, potrebbe essere
necessario imballare uno o più strati intermedi. Scegli
informazioni utili
PAGAMENTI: BONIFICO BANCARIO
BANCA SELLA
IBAN IT24W0326801605052866945210
INTESTATO A MZ TRAVEL SRL
CAUSALE
VIAGGIO GROENLANDIA, NOME E COGNOME
Al ricevimento del saldo verrà emesso regolare
documento fiscale
la flessibilità. L’idea è di aggiungere o rimuovere questi
livelli a seconda delle condizioni e del livello di attività.
Le opzioni tipiche per gli strati intermedi includono
camicie, felpe con cappuccio, pile, maglioni di lana o
piumini più leggeri per la metà superiore e pantaloni ad
asciugatura rapida per la metà inferiore. Durante l’estate
in Groenlandia, potrebbe essere necessario indossare un
solo strato intermedio durante il giorno (soprattutto se sei
attivo). Tuttavia, vorrai comunque uno strato intermedio
caldo per la sera. Durante l’inverno, ti ritroverai spesso
a indossare più di uno strato intermedio nella metà
superiore del tuo corpo. Parti preparato con diversi capi
tra cui scegliere e assicurati di poterli sovrapporre uno
sopra l’altro.
Per la metà inferiore, dovresti considerare di imballare
due strati intermedi: uno per l’interno (dove è sempre
caldo) e un’opzione foderata in pile per quando sei
all’aperto. È molto importante che questi non siano troppo
stretti. Se stai facendo escursioni, kayak, sci, ciaspolate o
altre forme di esercizio faticoso, ti ritroverai a regolare
costantemente il numero di strati intermedi che indossi.
Assicurati di non surriscaldarti troppo prima di rimuovere
uno strato, poiché vuoi sudare il meno possibile all’aperto.
• Strato 3 – Strato esterno: È molto importante ottenere
lo strato esterno corretto, in quanto consente agli strati
intermedi e di base di funzionare correttamente. Viene
spesso definito “guscio” ed è la tua massima protezione
contro gli elementi.
Deve essere assolutamente antivento, indipendentemente dalla stagione che stai visitando. Durante l’estate,
di solito sono sufficienti una giacca non isolata e pantaloni antipioggia. Dovrebbero anche essere impermeabili
in quanto esiste la possibilità che piova in Groenlandia.
La corrente elettrica in Groenlandia è a 220 Volt / 50 Herz.
Le prese della corrente possono essere di TIPO C, come
nel resto d’Europa, o TIPO K a tre poli.
La Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca,
utilizza la corona danese (DKK) come valuta ufficiale.
Nonostante il suo status speciale, la Groenlandia non
ha una propria valuta e si affida al sistema monetario
danese per le sue transazioni economiche.
"Condividere un viaggio con degli sconosciuti è sempre l’esperienza più folle e meravigliosa che si possa fare”
Via Carlo Farini, 81
Milano, 20159
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